Addestramento cavalli a Cremona e provincia
L’ADDESTRAMENTO accompagna il nostro cavallo per tutta la vita. Infatti, già appena nato, il puledro entra in contatto con l’essere umano e, che lo vogliamo o no, ogni volta che interagiamo con lui lo stiamo in qualche modo addestrando; quando gli mettiamo la capezza, lo portiamo alla corda, lo spazzoliamo, lo laviamo, ecc., gli stiamo insegnando qualcosa.
Per questo motivo, dal mio punto di vista, è di fondamentale importanza avere una buona base di etologia per evitare di creare traumi, vizi o difese nel proprio compagno.
Se non si sa come ragiona un cavallo, come si può interagire in maniera efficace con lui?
Spesso vedo persone che si approcciano al cavallo come se fosse un cane o come se ragionasse da essere umano.
Addestramento di cavalli
In realtà è importante capire che esistono due macro-categorie: predatori o cacciatori e predati o animali da fuga.
La priorità dei primi è trovare cibo, infatti, a differenza dei predati, si nutrono di carne e per poter sopravvivere devono catturare una preda. Il predatore, quindi, deve studiare una strategia molto complessa per potersi avvicinare senza farsi vedere: studia il vento per evitare di farsi fiutare, controlla la posizione del sole, sceglie dove nascondersi mentre si avvicina, identifica il componente più lento e debole del branco e sferra l’attacco, che moltissime volte fallisce e costringe l’animale a cercare un altro branco e tentare di nuovo. Talvolta, in natura, i predatori digiunano per giorni e spesso muoiono di fame, per questo la loro preoccupazione principale è trovare cibo.
I predati solitamente sono erbivori quindi, salvo in situazioni particolari, devono limitarsi ad abbassare la testa e mangiare, ma di contro sono continuamente vittime degli attacchi dei predatori. La loro priorità è pertanto la sicurezza, che all’interno del branco è data dal Leader.
Per questo è fondamentale instaurare un rapporto di leadership con il nostro cavallo.